Per quasto mi piace.
Perchè è una forma d’arte di protesta, realizzata attraverso disegni spesso a sfondo satirico, riguardanti argomenti come la politica, la cultura e l’etica.
Oggi voglio fare un breve flash su Banksy, artista originario di Bristol, la cui vera identità è dubbia (forse Robin Gunningham), come la leggenda del writer impone.
La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil, che proprio con Banksy è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artists di tutto il mondo. E’ impossibile non avere visto uno dei suoi lavori, la cui forza innesca un processo di riflessione immediato.
Le sue azioni creative erano concentrate nel centro storico, una è in Piazza dei Gerolamini, lungo via Tribunali, l’altra è stata distrutta qualche tempo fa, dai soliti pseudo artistelli, che imbrattano con tags improponibili le murature storiche del centro antico.
Ecco l’opera a piazza dei Gerolamini:
Invece questa è un’immagine dello stencil che non troverete più. Esso si trovava di fronte al campanile di Santa Chiara, lungo via Benedetto Croce:
Come potete notare, Banksy aveva fatto in modo di non intervenire sulle murature preesistenti e risalenti a secoli fa. Seppure l’artista in questione non fosse lui, è sicuramente una persona rispettosa delle preesistenze e delle evidenze storico culturali, distante anni luce dai vandali che imbrattano le città.
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